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Pensavo fosse un viaggio e invece era la vita

HDI ha appena compiuto 118 anni; in questo lungo percorso abbiamo acquisito un bagaglio unico di know-how, relazioni, expertise ed innovazione. Inutile dire che, ciò che ha fatto la differenza in questo lungo percorso, siano state le persone #people, le loro caratteristiche e le loro esperienze che ancora oggi costituiscono la base solida che sta portando HDI verso l’Era 4.0 . Ognuno di noi costruisce quotidianamente un qualcosa in più con lo scopo acquisire conoscenze e raggiungere risultati; da qui in avanti avremo dunque il piacere di condividere alcune “storie di vita” dei nostri colleghi che rappresentano parte integrante del viaggio #together.

Dicono che l’unica regola di un viaggio sia: “non tornare come sei partito. Torna diverso.”

Era il 2003 ed ero nel pieno degli studi universitari, immerso in una routine che non sempre permetteva di guardare in un’altra prospettiva, quando all’improvviso sento il click: il suono dell’idea.

L’idea era lasciare quella quotidianità, fatta di volti e abitudini consolidate e di comfort , per partire verso una meta non molto nota: Szczecin. A Szczecin iniziò il mio percorso di studi estero.

Quella mattina partii con la sensazione che non avrei avuto punti di riferimento né compagni con i quali confrontarmi, non avrei saputo cosa fare e cosa no.

Dovevo scoprirlo. E così è stato.

L’inizio, ammetto, non è stato tra i più i semplici: il benvenuto a Szczecin me lo diede un imprevisto.

Qualche giorno dopo dal mio arrivo mi accorsi di non avere più con me il passaporto. Da subito problemi con il Consolato di Varsavia e con il regolare svolgimento del percorso di studi.

Sentii per un po' la voglia di tornare indietro, tornare in Italia, rivivere ogni giorno quella routine che in fondo non era poi così male. Poi dal mio alloggio sentii il rumore di un auto. Era Robert. Un tassista polacco che a distanza di 2 settimane mi riconsegnava il mio caro documento.

Di lì a poco mi ritrovai a vivere una delle esperienze più significative della mia vita: ho costruito rapporti di amicizia che ancora sono in piedi, imparato una nuova cultura, vissuto altri momenti di smarrimento ma trovando sempre l’energia per guardare oltre, andare avanti e trovare una soluzione, sempre.

Torno a casa, diverso (proprio come recitava l’unica regola del viaggio), passa il tempo, mi laureo e trovo un lavoro (anche gratificante) e poi nel 2018 di nuovo il click.

Stavolta l’idea era quella di entrare in HDI Global. Il leitmotiv? Uscire dalla zona di comfort, mettersi in gioco, scoprire e scoprirsi. Nuovamente la paura si fa avanti, ma è quella buona, quella che esorta a cogliere la sfida. D’altronde siamo la somma delle nostre esperienze, no?

In HDI Global ho iniziato un nuovo viaggio, costruendo relazioni, imparando dai colleghi, dai leaders, vivendo nuove opportunità e soddisfazioni.  A distanza di quasi quattro anni sono orgoglioso di sentirmi parte di un team coeso, che prende in carico le proprie responsabilità per costruire qualcosa insieme. Mi sento parte della trasformazione. Sono fortemente convinto che questa sia la chiave che ci rende più forti, la visione comune, l’idea che “camminare da solo è possibile però il buon viaggiatore sa che il gran viaggio, quello della vita, richiede compagni.” #StrongerTogether

Informazioni su Alessandro

Alessandro Panunzio entra in HDI nel gennaio 2018 in qualità di Claims Specialist, portando con se un’importante esperienza in ambito assicurativo e bancario. La specializzazione di Alessandro è nella gestione claims, soprattutto in ambito motor, in HDI Alessandro ricopre il ruolo di Motor Claims Manager dal 2020.

Contatti

HDI Global SE risponde alla domanda di soluzioni assicurative personalizzate di clienti industriali e commerciali di tutto il mondo. Qui puoi troverete una panoramica della compagnia, i principali indicatori di performance chiave e le nostre sedi nel mondo.